Bagnoregio
Bagnoregio (All.A) ha sicure origini etrusco romane come testimoniano l’ordito urbano organizzato in decumano e cardi, le numerose tombe scavate lungo le pareti tufacee ed i vari manufatti e iscrizioni di epoca romana. (2) (3).
Ignoriamo il nome della città in tale epoca mentre leggiamo per la prima volta Balneo Regis o Balneum Regis (Bagnoregio) nella lettera dell’anno 600 di Papa Gregorio Magno concernente la scelta del Vescovo di Bagnoregio nella persona del diacono Giovanni (4) (5) (6), proposto da Aufrido (Aufret nome di origine germanica probabilmente gotica o longobarda) definito dal Santo Pontefice come Gloriosus, qualifica spesso utilizzata per identificare un Magister Militum, autorità equivalente a Duca.
Durante il Medioevo Bagnoregio risultava composto da tre Contrade: Civita la più antica, Rota o Roda la più recente e Mercato la Contrada di mezzo e futura sede degli ordinamenti comunali.(all.B)
All.A Bagnoregio
All.B
Per inciso, l’esistenza storica di Aufret (8)verrà certificata più di mille anni dopo, quando nel 1726 a seguito dei lavori di restauro dell’antichissima chiesa di S. Pietro in contrada Civita (all.C) venne ritrovato un anello-sigillo aureo del VII sec. con inciso il nome Aufret (all.D) attualmente conservato presso Victoria and Albert Museum in Londra.
L’episodio sopra menzionato conferma che già agli inizi del VII sec. Bagnoregio era un Castrum con complessa ed importante organizzazione sociale e religiosa a guida gotica, prima dell’occupazione Longobarda avvenuta alcuni anni dopo, 604 (7).
Il primo documento attestante il passaggio dal periodo feudale dei Conti a quello Comunale risale al 1161, nel quale viene descritta la solenne cerimonia della consegna dei castelli di Cucumella e Fiorentino da parte di Adinolfo, ultimo Conte di Bagnoregio, al podestà Giordano di Simeone (9).
Sin dagli inizi della storia comunale, Bagnoregio ha dovuto fronteggiare la continua opera di erosione dei costoni tufacei su cui poggiavano le tre contrade, adagiati su banchi di argilla, operata dai voraci fossi Rio Chiaro e Rio Torbido, nonché dai ripetuti terremoti fino a quello destruente del 1695.
Dopo la dominazione Longobarda, Franca e quella dei Conti (Comites), Bagnoregio nel XII sec. sceglie il modello Comunale come organizzazione della propria società.
Il primo documento attestante il passaggio dal periodo feudale dei Conti a quello Comunale risale al 1161, nel quale viene descritta la solenne cerimonia della consegna dei Castelli di Cucumella e Fiorentino da parte di Adinolfo, ultimo Conte di Bagnoregio, al podestà Giordano di Simeone (9).
Sin dagli inizi della storia comunale, Bagnoregio ha dovuto fronteggiare la continua opera di erosione dei costoni tufacei su cui poggiano le tre contrade, adagiati su banchi di argilla, operata dai voraci fossi Rio Chiaro e Rio Torbido, nonché dai ripetuti terremoti fino a quello destruente del 1695 (9).
La preoccupazione di preservare il proprio territorio ( abitato, strade, fonti e ponti ) risulta evidente dalla lettura del manoscritto del 1° Statuto della Città di Bagnoregio del 1373 ( abitazioni civili cap. 70, 105, 107, 397, 352; ponti, strade e fossati cap. 40, 170, 171, 172, 175, 176; rupi e vie 206, 207, 209, 311 ). (10)
All.C Civita
All.D Sigillo Aufret
Ruolo predominante assume in questa ottica di salvaguardia del territorio e nella costruzione e conservazione degli abitati l’Arte dei Muratori, tra le otto individuate dallo Statuto Comunale (10).
Nel documento del 1679 ( perizia per il consolidamento e rifacimento dell’unica strada di collegamento tra le Contrade di Civita e Rota ) essi si definiscono Capomastri Muratori e “Confrati” ad indicare gli stretti legami di valenza famigliare tra i membri della stessa Corporazione ( Confraternita ).
Molto probabilmente un ruolo predominante nell’instaurarsi del clima di collaborazione e fratellanza tra appartenenti alla stessa Arte è stato svolto dall’antico Statuto che obbligava alla collaborazione per lavori di pubblico interesse sin dai primordi della vita comunale.
Bibliografia (1) A. Luzzato, A. Tagliacozzo. La rassegna mensile di Israel III serie vol.44 No. 7/8 (luglio-agosto 1978) 11 pag. 496-511 Una Comunità ebraica a Bagnoregio nei sec. XV e XVI. (2) Storia di Bagnoregio dai tempi antichi all’anno 1503. Agnesotti - Viterbo 26 gennaio 1956 (3) M. Caggiano De Azevedo, G. Schmiedt Tra Bagnoregio e Ferento ricognizioni archeologiche in Etruria Consiglio Nazionale delle Ricerche, Roma 1974 (4) Patrologiae cursus completus Sancti Gregori Papae I cognomento Magni opera omnia. Accurante J. P. Migne, tom. III, apud J. P. Migne Ed., Parisiis, 1849 Sancti Gregorii Magni Registri epistularum Lib. X-Indict. III, epistola XXXIV. (5) Sac. G. Moncelsi Origine della diocesi di Bagnoregio. Supplemento di “Risveglio” n. 48 del 15 settembre 1980 pag. 6-8. (6) F. Petrangeli Papini Origine della Cattedra Episcopale e serie di Vecovi di Bagnoregio patria di San Bonaventura. Estratto bollettino di Doctor Seraphicus. Bagnoregio Giugno 1967. (7) P. Diacono Storia dei Longobardi Libro IV, capoverso 32 pag. 372-373 Biblioteca Universale Rizzoli 1991 Milano (8) A. Gannon, The Double Life of Aufret – Revealed, The Antiquaries Journal, vol. 92, (2012), 115-127. (9) F. Petrangeli Papini Bagnoregio cronologia storica Agnesotti – Viterbo 1972 (10) G. Moncelsi, E. Ramacci Statuto della Città di Bagnoregio del MCCCLXXIII Versione italiana anno 2004