Museo Civico Cola Filotesio

Luogo

Amatrice

Cliente

Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Segretariato Generale

Oggetto Lavori

Messa in sicurezza del Museo Civico Cola Filotesio

Categoria Lavori

OG2

Descrizione sintetica

L’area su cui insiste il fabbricato è nel Comune di Amatrice in zona ROSSA interdetta all’accesso di

persone e mezzi non autorizzati.

Il Museo Civico Cola Filotesio è ospitato all’interno di uno degli edifici più antichi di Amatrice, la

Chiesa di Sant’Emidio, edificio religioso risalente al XIV secolo, non più adibito al culto e intitolato

dagli amatriciani al santo protettore dei terremoti.

L’origine dell’edificio risale all’alto medioevo, quando il “Castrum de Matrice”, acquisisce una

dimensione cittadina.

Il 26 agosto 2016 un terremoto di magnitudo 6.2 ha colpito l’Italia centrale distruggendo

completamente la città di Amatrice.

Le scosse seguite nell’ottobre del 2016 e gennaio del 2017 hanno ulteriormente aggravato la

situazione determinando nuovi crolli.

A seguito di tali scosse Il Museo civico, posto nell’area centrale della città, ha subito gravi crolli sia

nella parte del Museo che a carico della Torre campanaria.

La presenza di 3000 tonnellate di macerie inibiscono due degli accessi principali al Museo, il

terzo accesso è crollato a seguito della scossa di Dicembre 2016.

Il Museo civico di Amatrice si trova al limite estremo del nucleo storico della città.

L’antica chiesa di S. Emidio sembra rispondere ad una precisa impostazione urbanistica, essa si

colloca in uno dei vertici del triangolo ideale costituito dalle chiese medievali di S. Francesco e

S. Agostino e le cui bisettrici si incontrano in corrispondenza del palazzo comunale, sede del potere

civile.

L’attuale fabbricato, situato nel quadrante nord della città, è il risultato di una fusione di isolati

medievali originariamente appartenenti al “Castrum de Matrice”.

Il fabbricato, in conci di pietra arenaria e blocchi squadrati, conserva la struttura dell’antica chiesa ad

aula rettangolare spartita in due navate da pilastri a base circolare e coperta da un tetto a falde

sorretto da capriate lignee.

L’aula centrale, separata dall’originaria zona presbiteriale a mezzo di tre gradini, è sormontata da un

sistema di volte a crociera illuminate da finestre ad arco a tutto sesto disposte sui fronti. La parete

principale posta sul versante est, nasconde alle spalle l’ambiente della sacrestia con asse nord-sud.

Le pareti interne conservano ancora parzialmente l’apparato decorativo quattrocentesco della

chiesa, inoltre il Museo custodisce un meraviglioso altare ligneo del 600’ decorato con colonne tortili,

busti di angeli e tralci di vite dorati.

Tre ingressi principali collegano il fabbricato con l’esterno: in prossimità del lato ovest dell’aula

principale sono posti due portali, rispettivamente sulla parete nord e sulla parete sud, mentre un ulteriore

accesso, corrispondente all’accesso posteriore della sacrestia, è posto sul fronte est.

Addossato al fianco destro sorge il campanile, presumibilmente antica torre urbica con basamento a

scarpa sormontata da una vela campanaria successivamente riassorbita e adattata a campanile,

divenuta un importante segno urbano nella città.